martedì 27 novembre 2012

E anche il secondo calendario dell'avvento è pronto!

Eccoci qua, pronti a presentarvi il prodotto finito preannunciato nel post sui preparativi creativi... il secondo calendario dell'avvento. E' stato più facile di quanto pensassi! :-)

Ho fatto qualche modifica rispetto al tutorial, seguendo il mio intuito....
Infatti sono partita tracciando su un cartone i quadrati corrispondenti alle caselle che sarebbero poi state le finestre. Prendendo come riferimento il fondo della bottiglia di plastica, ho disegnato 24 caselle da 12x12 cm, lasciando un margine di 2 cm attorno.


Ho ritagliato con un cutter le finestrelle e poi ho consegnato il cartone all'artista.


Una volta asciutto il colore, ho attaccato un secondo cartone al primo, piegandolo di modo da formare una scatola.
Ho inserito i fondi di bottiglia mettendo della colla forte sulla base e attaccandoli direttamente aprendo la rispettiva casella (e ho scoperto che un piccolo folletto di casa deve aver giocato con uno dei 24 fondi.... dato che nel sacchetto che li raccoglieva ne ho ritrovati solo 23!).
Per puro caso avevo ritagliato le bottiglie con un'altezza leggermente superiore a quella della scatola di cartone, per cui non c'è stato bisogno di attaccare il nastro per aprire le caselle, dal momento che sono le bottiglie stesse a tenerle leggermente aperte.

Ecco il nostro assistente che vi mostra l'interno della casella, mentre l'artista prosegue il suo lavoro con la numerazione delle finestre...


Et...voilà!!! Il prodotto finito! Mi resta solo il piacere di riempirlo!!


mercoledì 21 novembre 2012

Il primo calendario dell'avvento è pronto!

Come avevo annunciato nel post sui preparativi creativi, questo mese abbiamo lavorato anche per realizzare il calendario dell'avvento.

Per ora abbiamo terminato il modello più semplice:


Cicci ha colorato 24 tra rotoli di carta igienica e scottex, numerandoli, e ha pitturato un grande cartone che farà da sfondo.

Io ho pinzato con una cucitrice un lato dei rotoli (tagliando in due quelli dello scottex), ho incollato il cartone ad un pezzo di isolante tagliato a misura (e per una volta ringrazio il marito che non butta via niente! :-)) e ho attaccato i rotoli con delle puntine, in ordine sparso. Ah, ho anche riscritto in piccolo i numeri, dato che non sempre erano leggibili ;-)

Ora mi divertirò a riempirli, sia di cioccolatini che di piccoli regali ma anche di buoni (ad esempio un buono per vedere un film nelle vacanze di Natale, o una corsa sulla giostra, o anche un biglietto della "nostra" lotteria che stiamo proponendo per la Befana). Vorrei poi responsabilizzare i bambini facendo tenere a loro tutti questi oggetti e coupons che troveranno nel calendario, in modo ordinato, magari in una scatolina, e renderli autonomi nella scelta dei tempi e dei modi di utilizzo, sia dei dolci che dei buoni.

Ecco il risultato...ancora da riempire (penso che metterò un po' di ovatta in ogni rotolo per nascondere il regalo):


....e ora al lavoro per il secondo calendario! A presto!

giovedì 15 novembre 2012

Il nostro San Martino: caccia al tesoro e gara di torte

Quest'anno la necessità di raccogliere fondi per il restauro dell'organo della chiesa ci ha attivati per organizzare un evento che fosse utile e divertente al tempo stesso.

Così, mentre parlavamo di questa necessità, ma anche di come sarebbe bello se si riuscisse a creare momenti di socializzazione, Robi ha lanciato l'idea di fare un gioco che lui ama particolarmente, la caccia al tesoro.

Il tutto ha comportato una buona dose di organizzazione preliminare.

Innanzitutto la pubblicità: volantini, manifesti, mail, facebook e l'intramontabile passaparola.

Per la caccia al tesoro, che si è svolta nei sentieri del paese, a piedi, abbiamo studiato quattro percorsi diversi, prevedendo di dividere i partecipanti in altrettante squadre.
Ai partecipanti è stata data una mappa del paese, dov'era evidenziato il percorso da seguire, e dove erano segnati con una X i punti dove cercare gli indizi. Questi erano composti da dieci tessere di puzzle, che una volta composto proponeva un indovinello (visto il maltempo, ogni tessera è stata imbustata nella plastica!). La risposta dava l'indicazione finale per la scoperta del tesoro.


Dato che la caccia al tesoro si è svolta l'undici novembre, giorno di San Martino, il tesoro consisteva nelle lanterne di San Martino, fatte incollando carta velina a barattoli di marmellata ed inserendovi un lumino all'interno. Dal momento che non tutti conoscono questa tradizione, ogni lanterna era corredata da un biglietto con la spiegazione del suo significato e l'immagine di San Martino.
Le lanterne sono state messe in un bellissimo baule antico, avuto in prestito grazie al gruppo Google "presto/regalo", che ha davvero dato l'immagine del "tesoro" nascosto (anche se in realtà era la "valigia" usata dai bisnonni per emigrare...)!


La caccia al tesoro è adatta sia ad adulti che a bambini, ma...non so chi si sia divertito di più!!

 lo studio della mappa

 la scoperta degli indizi
 

la ricostruzione dell'indovinello


Poi, una volta conclusa la caccia al tesoro, per far merenda tutti insieme abbiamo indetto una gara di torte.


Grazie alla generosa sponsorizzazione di Kikka's cakes abbiamo potuto premiare la torta più buona, la torta più bella, e la torta più votata dal pubblico. Ad ogni partecipante è stato dato un regalo di partecipazione.
Le torte sono poi state distribuite dietro offerta.

Dal momento che lo scopo era anche quello di raccogliere fondi, tutta l'organizzazione è stata a costo zero, o meglio: contenuto... per cui tutto il materiale necessario è stato stampato, creato ed assemblato in casa.

L'evento ha avuto molto successo, sia in termini di divertimento che in quelli di raccolta fondi, tanto che speriamo di poter ripetere a breve con un'altra iniziativa simile!

venerdì 9 novembre 2012

Le mamme ed il web: il lavoro on line


Quando ho avuto il mio primo figlio, ho avuto il privilegio di poter lasciare il lavoro per dedicarmi interamente al mestiere di mamma. Poi, quasi per caso, non appena i due bimbi hanno iniziato i rispettivi asili, ho ripreso a lavorare, per poche ore al giorno, in una parafarmacia, fino all'arrivo del terzo figlio. 
Essendo quindi nuovamente disoccupata per scelta, ho pensato di trasferire il lavoro con me, a casa, aprendo un negozio on line. In fondo, i vantaggi di questo tipo di lavoro li conoscevo già, facendo da anni lavori saltuari di traduzione: l'ufficio apre e chiude compatibilmente alle esigenze della famiglia, ma può anche funzionare in parallelo. Io ad esempio mi trovo bene a lavorare di sera, quando dormono tutti, e mentre sono al pc potrebbe esserci in forno una torta che cuoce, oppure posso approfittare di una pausa per caricare la lavastoviglie o stendere il bucato.

La passione che ho per la vendita mi avrebbe dato l'energia necessaria ad aprire il negozio una volta messi a letto i pargoli, ben sapendo che un neonato mi avrebbe interrotto più volte. Ho iniziato le procedure per l'apertura, ho allestito il sito, ho contattato i fornitori, ho studiato il libro di Claudia Porta "La mia mamma sta con me", finchè non ho sbattuto la faccia sulla porta dell'INPS: avrei dovuto sborsare un minimo 3.000 euro (TREMILA!) all'anno, indipendentemente dal fatturato. Per me che avrei potuto lavorare solo una o due ore al giorno (o alla notte :-)) significava perdita sicura. Ho dovuto quindi accantonare (non abbandonare!) il progetto.

Il lavoro on line però si presta secondo me molto bene alle mamme. Ne ho parlato con la mia amica Erika, che per ora conosco solo virtualmente, che è proprietaria di un negozio on line di cosmetici biologici, "Il Giardino di Arianna" ed è mamma di due bimbi.

Erika, da dove nasce la tua passione per il mondo dei cosmetici biologici?
Il mio avvicinamento al mondo della cosmesi naturale e biologica risale a molti, molti anni fa, è stato un processo lento e costante, tutto ha preso avvio da una dermatite da contatto ai comuni detergenti, il mio problema cutaneo mi ha portato a pormi delle domande su cosa utilizziamo quotidianamente e da lì si è aperto un mondo. La nascita della mia bimba (Arianna) mi ha portato ad approfondire ancora di più l’argomento, perché la pelle dei bimbi necessita di attenzioni ancora più grandi.

L'apertura del negozio ti ha dato molte soddisfazioni? Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Il mio lavoro è, prima di tutto, passione, per cui, sì, mi ha dato e mi dà soddisfazioni, soprattutto quando i clienti poi mi scrivono per ringraziarmi di un consiglio ricevuto.

La tua bimba più grande va già a scuola, ma il più piccolo sta ancora a casa con te. Come riesci a conciliare famiglia e lavoro?
Il mio lavoro online mi permette di seguire entrambi i miei figli con la cura e l’attenzione che vorrei. La mattina è dedicata interamente al cucciolo più piccolo (Marco) e al lavoro (l’aiuto di mia mamma è fondamentale, soprattutto quando confeziono pacchi o scrivo articoli per il blog), dal primo pomeriggio, invece, si aggiunge anche Arianna, i compiti e le mille domande ed idee che una bimba di 6 anni riesce a produrre in quantità industriale. Lavoro anche al pomeriggio, sempre grazie al contributo di mia mamma che mi sostituisce con i miei scatenati bimbi, la sera poi, quando tutti e due dormono nei loro lettini…lavoro.

Anche tuo marito collabora con te: quali sono i suoi ruoli?
Mio marito si occupa della parte informatica, partecipa attivamente nella scelta di marchi e linee da acquistare, scrive articoli per il blog, si prende cura dei nostri bimbi quando sono super impegnata e mi aiuta tantissimo nella gestione della casa.

In passato, quando avevi anche il negozio “fisico” su strada, avete fatto una bellissima scelta, quella di usufruire del congedo di paternità. Che tipo di esperienza è stata?
Il congedo di paternità è stata per mio marito e per i miei bimbi una bellissima occasione per vivere intensamente i primi mesi di Marco e per condividere gioie (la prima pappa, i primi passi, i primi suoni) spesso riservate solo alla mamma.

Condividere il lavoro con la famiglia e svolgerlo tra le mura domestiche ha dei vantaggi ma anche degli svantaggi: mi elencheresti i tuoi?
Il lavoro entro le mura domestiche ha il vantaggio di permettermi di essere sempre presente e disponibile alle esigenze e bisogni dei miei bimbi, lo svantaggio è che lavoro in continuazione, perché al lavoro propriamente detto si aggiungono i lavori domestici…

Cosa dicono i tuoi figli del lavoro della mamma?
Ai miei bimbi piace il mio lavoro e nel gioco mi imitano.

Il tuo negozio ha un giorno di chiusura settimanale? Se si, dedichi del tempo anche solo a te stessa in quel giorno?
Il mio negozio non ha giorni di chiusura, il sabato e la domenica non passa il corriere per il ritiro dei pacchi, ciò non toglie che io lavori preparando quelli per il lunedì, cercando sempre nuovi prodotti e scrivendo articoli per il blog.

Hai qualche consiglio da dare a chi vorrebbe aprire un negozio on line?
Non sono brava a dare consigli, l’unico che mi sento di dare è quello di metterci sempre tanta, tanta passione.