martedì 15 novembre 2016

Caccia al tesoro di San Martino (5. edizione)

Rieccoci puntuali all'appuntamento con la CACCIA AL TESORO! Quale migliore ispirazione se non la grande figura di SAN MARTINO?

Quest'estate abbiamo avuto ospite una famiglia proveniente da Tour, in Francia, la città dove è sepolto San Martino. Gentilmente ci hanno portato una guida sul Santo, dalla quale ho scoperto moltissime notizie che non conoscevo!
Innanzitutto, Martino era un soldato, che ha poi ripudiato l'idea della violenza, per diventare monaco. L'episodio della sua entrata nella città, al freddo ed al gelo, dove ha poi incontrato il mendicante al quale ha donato metà del suo mantello, è probabilmente l'evento noto alla maggior parte delle persone. Sapevo che poi ha richiesto di essere battezzato, ma quello che mi ha davvero colpito sono i vari aneddoti riguardanti i suoi miracoli e la sua fiducia nella fede, tanto che il diavolo in persona lo ha tentato molte volte, senza successo. Quando volevano nominarlo vescovo, si è nascosto in un cortile con le oche, perchè la sua modestia gli impediva di accettare l'incarico, ma i bambini che lo cercavano con le loro lanterne, con l'aiuto delle oche starnazzanti, sono riusciti a trovarlo.

Questo preambolo per seguire l'andamento della caccia al tesoro, è stato descritto, ricco di particolari, ai partecipanti, prima della suddivisione in due squadre, la squadra rossa e la squadra blu.


I vari indizi sono stati stampati su carta del colore corrispondente alla squadra, mentre una traccia completa delle indicazioni dei nascondigli è rimasta in mano mia, per seguire il corretto andamento della caccia al tesoro.

Il primo indizio recitava:
La storia inizia con violenza -
ma noi ne vogliamo stare senza:
la spada di Martino soldato,
costruita con ciò che la natura ci ha dato,
servirà come raccoglitore di indizi
che riporrete tutti senza vizi

I concorrenti dovevano quindi costruire con rami e foglie una spada dove infilzare man mano i biglietti.
Una volta costruita la spada, ho consegnato il secondo biglietto:

Il primo indizio nel gelo è avvolto
ma occorre che venga sciolto!
L'estate di San Martino col suo tepore
vi illumini il genio di ardore


Il biglietto è inserito in un contenitore che è avvolto nel ghiaccio! Avrei voluto inserire direttamente i blocchi di ghiaccio nel frigo dell'oratorio, ma ho calcolato male i tempi, durante l'organizzazione non sono riuscita a liberare il blocco di ghiaccio dal contenitore, così mi sono limitata ad appoggiarli all'inizio della stradina:


Ecco cosa riportava il biglietto "congelato":
Il famoso mantello si è perso
nel tragitto verso il ruscello.
Trovatelo e a metà lo tagliate
poi ben bene lo legate:
una parte sul braccio di chi vi aggrada
e l'altra al capitano dell'opposta squadra

La stradina pedonale che attraversa il nostro paesino (che guarda caso si chiama proprio San Martino!) arriva ad un torrente, dove ho nascosto due pezzi di stoffa, uno blu ed uno rosso, con un piccolo taglio per essere strappati a metà.


L'indizio successivo era legato con una spilla da balia e recitava:
Il momento dell'incontro con Gesù è arrivato
e Martino vuole essere battezzato:
presto! Serve dell'acqua da benedire
che nelle mani giuste dovrà finire
non per ricevere il sacramento
ma per il prosieguo con un nuovo strumento

I concorrenti dovevano quindi portare dell'acqua al nostro don, che si trovava sul sagrato. Alla consegna dell'acqua (presa dalla fontana) ha consegnato il quinto biglietto:

Il diavolo continua a tentare Martino
che però va dritto per il suo cammino.
Ahimè ha messo la coda anche nella caccia al tesoro
strappando a metà il prossimo indizio!
Avanti tutta, quindi, al lavoro
e che il famoso detto vi sia propizio:
il diavolo fa le pentole.... ma non i coperchi

Occorreva quindi recarsi nell'oratorio, dove era allestita una cucina per il pranzo organizzato lo stesso giorno, e cercare le pentole giuste:


Il biglietto era strappato in due, metà era nella pentola e metà nel coperchio, posto poco più lontano. Ecco cosa c'era scritto:

La maestra del coro saprà intonare
una canzone che vi potrà aiutare
Cerca poi quella cosa
che i bambini costruiscono a iosa:
è menzionata nella canzone
ed i bimbi la portano in processione

La nostra maestra del coro avrebbe dovuto intonare "Io vado con la mia lanterna" ma in sua (giustificata) assenza i concorrenti hanno ascoltato il brano da youtube attraverso un tablet e si sono poi diretti alla ricerca delle lanterne, contenenti il seguente indizio



La lanterna certo aiuta a cercare
ma sono le oche con il loro starnazzare
a stanare Martino - e allora coraggio!
Alla ricerca di una loro piuma mettetevi in viaggio!

Per avere due piume colorate, ho pensato di recuperare la benda da indiano fatta da mio figlio all'asilo, ma dal momento che mi spiaceva strappare due piume e rovinarla, ho attaccato i due biglietti alla benda stessa, con delle mollette. D'altronde, le regole della caccia al tesoro parlano chiaro: quando si trova un indizio della squadra opposta, occorre essere leali e lasciarlo al suo posto.




Siamo giunti alla conclusione, con l'ultimo indizio:

Adesso che di San Martino tutto sapete,
un bel premio certo avrete!
Se in una strada piuttosto stretta
saprete andare senza fretta,
partendo da un olmo e giungendo a Maria
un sacco di iuta potrete portare via.

       

Ed ecco, finalmente, il tesoro!! Due ultimi biglietti recavano questa scritta:
Se egoisti non sarete,
il tesoro con i perdenti condividerete.
Lo ha detto anche Gesù:
che se è bello ricevere, donare lo è molto di più.

....e come non condividere qualcosa quando si intitola al Santo che ci insegna proprio la bellezza della condivisione?

Il premio consisteva in decorazioni natalizie, alcune realizzate riciclando vecchi jeans, mentre altre sono state gentilmente preparate da una cara amica, con del cartoncino.


Anche quest'anno è stato proprio divertente organizzare la caccia al tesoro. Il mio premio è stata la gioia dei partecipanti.....