lunedì 23 dicembre 2013

Natale in casa nostra - 2013 -

Assaporare l'atmosfera natalizia è sempre stato bello. Da quando ci sono i bimbi lo è ancora di più. Ora che anche Titto è più autonomo riesco a viverla sempre di più.

Quest'anno in particolare mi sono resa conto di quanti stereotipi esistano nella nostra quotidianità; per cui se da una parte mi sono emozionata a vivere le varie feste di Natale alle scuole/asili, dall'altra ho voluto calcare la mano sulla spontaneità dei bambini.
La scintilla che mi ha aperto gli occhi su questa strada è stata una piccola discussione di una mamma con sua figlia durante un laboratorio di modellazione della creta. La figlia stava decorando la sua stella cometa con brillantini viola. La mamma la riprendeva ed insisteva che la facesse d'oro, perchè "le stelle comete sono dorate". Posto che nella realtà non credo che le stelle comete siano effettivamente dorate.... perchè non lasciare libera la bambina di decorarla viola?

Ed ecco che da quel momento ho voluto rendermi maggiormente conto di come i bambini riescano a vivere la realtà decorandola con la loro fantasia, senza limiti, se non imposti.
Casa nostra non si è addobbata quindi di Babbi Natale alla finestra o lucine colorate sulla terrazza, ma di carta di origami ritagliata appesa ai vetri...

della porta


e della finestra

Gli addobbi "storici" che abbiamo comprato nel corso degli anni o che ci sono stati regalati sono stati comunque utilizzati: anche noi abbiamo una ghirlanda con renna appesa alla porta e un presepe in creta (minuscolo e meraviglioso) che fa capolino dalla bacheca.

Gli addobbi classici dell'albero per qualche motivo sono sempre meno.... forse tre bimbi che continuano a toccare le palline finiscono per romperle....
Ma non per questo il nostro albero è spoglio! Ci pensano angioletti e Sankt Nikolaus di carta ad abbellirlo, insieme a tante formine di creta piene di brillantini (i classici Gummibaerchen di Natale...!!!) e pupazzi di neve fatti con le calze (bucate o spaiate!).



Disseminati qua e là ci sono i lavoretti che hanno fatto i bimbi a scuola/asilo:


Questo alberello l'abbiamo dipinto io e Titto durante un laboratorio natalizio al suo asilo:

E per ultimo abbiamo lettere a Babbo Natale un po' dovunque, tra i disegni o appese al frigo. Cicci sostiene che Babbo Natale dev'essere molto ricco per riuscire a fare i regali a tutti i bambini del mondo. Ha scritto diverse lettere, con parole o con disegni, e tra le altre cose ha chiesto anche una sfera d'acqua con le punte (!!!) perchè tanto Babbo Natale è magico e può andare anche contro le leggi della fisica. :-)

I nostri programmi per Natale sono quelli di stare insieme e divertirci. Per la vigilia cercheremo di fare una piccola gitarella fuori casa, e concludere la giornata con la Messa e un po' di festa con il resto del paese. Durante questo rinfresco cercheremo di raccogliere fondi vendendo lanternine colorate e decorazioni natalizie per aiutare una famiglia che ha perso la casa in un incendio.

Per il 25 avevo in mente di preparare qualcosa di buono da mangiare....di speciale.... e i bimbi mi hanno suggerito quello che per loro è il piatto più buono che esista: la pizza!
Quindi, se non vogliamo imporre stereotipi nemmeno a tavola, non è escluso che ci siano diversi tipi di pizza come pranzo di Natale....

BUONE FESTE A TUTTI!

martedì 5 novembre 2013

Giveaway per i miei secondi vent'anni!!!!

Ho da poco festeggiato i miei secondi vent'anni e per questo vorrei lasciare una traccia anche in questo mio blog....con un giveaway!

Chi commenterà qui sotto questo post e lo condividerà su facebook potrà vincere questa pochette che ho realizzato con le mie manine:


Avete tempo fino alle 24 dell'undici novembre! L'estrazione avverrà il giorno seguente, per estrazione del nome da parte del mio bimbo più piccolo.

Buon divertimento e buona fortuna!

lunedì 21 ottobre 2013

Caccia al tesoro, gara di torte e gara di aerei di carta (II edizione)

Come l'anno scorso, con il pretesto di raccogliere fondi per il restauro dell'organo parrocchiale, abbiamo organizzato un pomeriggio di festa con una caccia al tesoro per le stradine pedonali del paese, una gara di torte che sono poi state servite per merenda, ed una gara di aerei di carta a concludere la giornata.

L'organizzazione di questo pomeriggio è stato un lavoro piuttosto articolato:

Innanzitutto occorreva spargere la voce affinchè ci fosse un certo pubblico presente alla manifestazione.
L'evento è stato pubblicizzato con vari manifesti attaccati negli asili, nei negozi di fiducia, ma anche sui bidoni della pattumiera, luogo di passaggio obbligato :-)
Anche il web è stato strumento pubblicitario, tramite facebook ed i suoi diversi gruppi, e le e-mail.
Naturalmente è stato usato anche il buon vecchio passaparola.

La caccia al tesoro:

una volta raccolte le quote d'iscrizione e suddivise le persone in squadre (A-B-C-D), sono state consegnate le mappe

I partecipanti dovevano raccogliere 5 indizi disseminati lungo il loro percorso. Gli indizi, legati a San Martino, erano: il cavallo di San Martino, la sua spada, il mantello che poi avrebbe tagliato, il sole dell'estate di San Martino, e la lanterna che i bimbi portano ancora oggi in processione l'undici novembre. Essendo pochi indizi, abbiamo scelto di non indicare con una X la loro collocazione sulla cartina ma di farli cercare lungo tutto il percorso.


La squadra doveva riportare al punto d'incontro tutti i cinque indizi per ricevere il superindizio. Se ne avesse riportati meno, avrebbe dovuto superare una prova pratica (ad esempio recitare in coro di almeno tre il San Martino del Carducci, o disegnare coi gessi colorati per terra un San Martino).

Il superindizio consisteva in un cruciverba la cui soluzione avrebbe svelato il luogo dov'era nascosto il tesoro

Il tesoro consisteva in sassi decorati a mano, raccolti quest'estate in spiaggia (perchè se occorre raccogliere fondi, bisogna forzatamente porre attenzione al risparmio)


e custoditi in un bellissimo baule, prestatomi per l'occasione da un'amica:


Fortunatamente il tesoro è stato sufficiente non solo a premiare la squadra vincente, ma anche i piccoli partecipanti delle altre squadre, che una volta arrivate a destinazione hanno ricevuto comunque una ricompensa.


La gara di torte



Ad ogni torta partecipante, è stato assegnato un numero, creato con uno spiedino al quale era stato incollato un cartoncino a forma di bandiera. Quest'anno le torte sono state inaspettatamente pochissime, nemmeno un quarto rispetto all'edizione passata!!
I premi sono stati messi a disposizione da un negozio specializzato che è stato anche così gentile da fornire dei bellissimi premi di partecipazione.


Una volta consegnati i premi, le torte sono state distribuite per merenda dietro offerta. E... non è avanzato niente da tanto erano buone!


La gara di aerei di carta

Questo gioco l'abbiamo ideato l'estate scorsa in Francia, dove ci trovavamo in vacanza. La sera facevamo una passeggiata per le vie del paese, che era piuttosto scarno di attrattive. Perciò preparavamo a casa degli aerei di carta, sui quali i bimbi facevano i loro disegni per personalizzarli, e li facevamo volare nella piazza principale, spesso facendo a gara a chi riusciva a mandarlo più lontano.
Un gioco molto semplice ma molto divertente, che abbiamo voluto riproporre in questo pomeriggio di festa.

(notate come anche il duenne ha ben imparato che per far volare lontano un aereo occorre prima alitare sulla punta...)

Per partecipare alla gara abbiamo chiesto una piccola quota di partecipazione. Ogni partecipante aveva a disposizione tre tiri, o meglio poteva tirare nuovamente il suo aereo per altre due volte nel caso non fosse stato soddisfatto del risultato. I punti di atterraggio sono stati marcati con dei gessetti ed i migliori tre tiratori sono stati premiati con delle vere coppe (per la gioia infinita dei bambini) che avevo chiesto in regalo nei gruppi "te lo regalo" del web e che avevo personalizzato con delle semplici etichette adesive.


Non nego che questo pomeriggio ha richiesto parecchia energia per essere organizzato, ma i visi contenti e le risate felici dei partecipanti, grandi e piccoli, sono stati una ricca ricompensa.

martedì 3 settembre 2013

Galleria d'arte

L'idea di allestire una galleria d'arte nasce sfogliando un libro sul disegno per bambini che ci hanno regalato; dal momento che la produzione di disegni è estremamente elevata, e che il problema del loro archivio è piuttosto importante, questa mi è sembrata una bella soluzione -seppur temporanea- per godere delle opere più belle.

Ho chiesto quindi ai bimbi se in occasione della visita dei nonni avrebbero avuto voglia di esporre disegni vecchi e magari di farne anche qualcuno apposta per la mostra; loro si sono detti d'accordo.

Il divertimento è iniziato pulendo le due tavole di isolante che avrebbero fatto da supporto (sì, non solo qui non si butta via niente, ma siamo anche pieni di ogni cosa): giardino, acqua, sapone, spugnette.....


Dopo pochi minuti erano tutti allegramente svestiti e spruzzarsi d'acqua (di nuovo!!).... "maaaaammaaaaaa.... non ne hai altri da pulire????" :-)

Abbiamo scelto le opere più significative e le abbiamo attaccate con delle puntine (anche se poi è venuto il vento e ce le ha staccate....quindi consiglio degli spilli, più lunghi e resistenti).


Al cancello di casa abbiamo pubblicizzato l'evento:


Ed infine abbiamo preparato i biglietti -gratuiti- per l'ingresso:


La mostra come detto è durata poco perchè il vento ci ha fatto volare sia i disegni che le tavole. Il cartello al cancello invece essendo fissato in modo più resistente è durato di più.... tanto che dopo qualche settimana un corriere che era venuto a consegnarci un pacco, al momento della firma mi chiede "ma siete anche giù in città?".... io sgrano gli occhi, non capisco....lui indicando il cartello mi dice "la galleria d'arte! avete un'esposizione anche in città?" ....
Mi sono fatta una risata!!!

venerdì 30 agosto 2013

Cucina al riciclo (tutorial)

Con l'avvicinarsi del compleanno di Titto, mi sarebbe piaciuto comprargli una cucina giocattolo...."seria". Di quelle in legno, senza tanti fronzoli ma con l'essenziale per giocare a cucinare. A lui piace molto, e nel suo linguaggio limitato spiccano "gnamma" (=torta), "tinna" (=forno, che fa tin-tin quando suona la fine del timer), "ahia" (=coltello).

Ho cercato sui vari siti qualcosa di utile per il mio regalo, ma ho trovato molta plastica, poca sostanza, e prezzi alti. Altro mondo la Germania, dove ci sono tantissime cucine in legno, bellissime, in vendita anche usate a poco prezzo....peccato che spedirle costi 10 volte il loro prezzo.

Dalla mia frustrazione è nata così un'idea di riciclo, che ora vi mostro.

Ho liberato e pulito un comodino che non utilizzavamo:

Ho pulito un porta-scottex mezzo dimenticato in un armadietto; ho ritagliato del cartone dove ho disegnato i fornelli; ho ritagliato una confezione di cartone per le uova per fare i pomelli (anche se penso che li cambierò, per lo meno quelli del forno, perchè siano più resistenti); ho ritagliato del cartoncino nero per il forno ed il suo timer.


Ho lavorato solo con scotch biadesivo per fermare il tutto: il lavoro procedeva senza un progetto iniziale e con Titto alle calcagna, quindi non potevo nè volevo usare viti chiodi o altro, per non danneggiare i mobili (prevedendo appunto qualche modifica) nè mettere in pericolo il bimbo nella fase di realizzazione.

Ho riciclato vecchi pentolini in alluminio, porta-uova e altri attrezzi inutilizzati... in attesa che la zia ci regali per il compleanno dei piattini nuovi e altro per giocare in allegria :-)

Una volta ultimata, abbiamo aperto subito il ristorante, aggiungendo tavolo e sedie: il primo ospite è arrivato subito: l'orso Bag, è arrivato non appena gli abbiamo telefonato!


Siamo stati tutta la mattina e buona parte del pomeriggio seduti a rimpinzarci la pancia di gnamma.....

Ma come si fa a resistere ad un piccolo chef così bravo?


Impossibile.... tanto che anche i fratelli si sono accomodati subito a tavola! ;-)


giovedì 8 agosto 2013

Professione: casalin... no, voglio la casella MAMMA

Quando mi capita di dover compilare un modulo con i miei dati anagrafici e poco più, alla casella "professione" devo tapparmi il naso e barrare "casalinga". Ma io di casalingo faccio ben poco. Faccio prevalentemente la mamma.
Non si potrebbe fare una petizione per avere la casella "professione mamma"?

Io amo cucinare, amo cucire, creare, addobbare. Ma non pulire, spolverare, fare il bucato, lavare i piatti....proprio no. Anzi diciamo che sono anche abbastanza negata. O forse è solo che non avendone la minima voglia, le "faccende" mi riescono piuttosto male.

Certamente  piacerebbe molto anche a me vivere in una casa sempre pulita ed in ordine. Ma dal momento che non mi posso permettere Mary Poppins come aiuto..... devo contare su me stessa, riducendo così al minimo il tempo dedicato alla casa (comunque a fare bucati e a preparare pranzi e cene e tanto altro, per 5 persone, ho già il mio bel da fare) e preferendo il gioco con i miei figli. Questione di priorità, ognuno ha le sue.

E' capitato che una mattina dopo aver fatto -e fatto fare- colazione, ho pulito con la scopa il pavimento. Avrei dovuto passare anche lo straccio, ma........ ho preferito approfittare della bella giornata e del fatto che fossimo a casa per fare un bel bagno all'orso Lolo!
L'orso Lolo è un grande, immenso, gigantesco peluche che dorme pacifico nel letto del "grande". Con l'assistenza dei tre figli ho ripreso la vaschetta (blu, ikea) che usavo per i loro bagnetti da neonati, ci siamo messi in giardino e con l'aiuto della canna e di un po' di detersivo abbiamo lavato l'orso. Che bagnato avrà pesato sui 50 kg. Una cosa divertentissima, perchè mentre io facevo il sollevamento pesi e cercavo di dare una lavata a questo peluche, il più piccolo ha iniziato a schizzare d'acqua i fratelli ridendo a crepapelle! Nel giro di 2 minuti sono volati pantaloni e magliette ed abbiamo giocato con l'acqua fino al rinfresco totale.
Ah.... sì l'orso bene o male è stato insaponato e sciacquato. Poi ci sono voluti tre giorni di sole perchè si asciugasse!

E' capitato un pomeriggio nel quale il piccolo si è fatto una bella ronfata, un pisolino molto lungo, cosa che mi avrebbe permesso di fare qualcosa in casa, cose che magari non posso fare con lui: lavaggio dei mobiletti della cucina, stirare....
Invece mi sono lasciata trascinare dall'inventiva di Robi, che aveva "rubato" dai sacchi della pattumiera differenziata scatole cartoni e bottiglie per costruire un robot. Non stava molto bene insieme, per cui l'ho aiutato dandogli carta (sacchetto del pane) e colla (vinavil diluito) per rivestire il corpo del robot di modo che fosse più compatto e più omogeneo a vedersi. E una volta asciutto l'ha colorato con la tempera.
Eccolo qui "prima"

e "dopo" (mamma dai fagli una foto così poi lo mettiamo su internet)



Insomma, preferisco di gran lunga avere i fornelli sporchi e una pila di bucato da sistemare ma passare tempo prezioso con i miei cuccioli, che presto cuccioli più non saranno, e godermi più che posso il tempo con loro, specialmente ora in vacanza.

Per cui ecco.... lavo-cucino-pulisco e talvolta stiro (diciamo un paio di volte l'anno) ma lo faccio in qualità di mamma, non di casalinga.



giovedì 25 luglio 2013

Dovevo iniziare dal terzo

Spesso quando mi chiedono "com'è con tre?" rispondo "DIVERTENTE". 
Quando mi chiedono "com'è col terzo?" rispondo 
"Il terzo è il più bello di tutti". 

Non perchè abbia una preferenza verso il mio ultimo figlio, ma perchè dopo lo sconvolgimento del primo ed essermi affannata col secondo, ora mi godo in pieno il terzo. Con la consapevolezza -e la malinconia- che le coliche passano, il mal di schiena passa, le notti tutti insieme nel lettone passano, i dentini escono, l'indipendenza viene conquistata...  non voglio perdermi nemmeno un attimo di questo bimbo, dalle faccette buffe da neonato ai rigurgiti, dalle prime parole ai suoi "NO!". Addirittura lo tengo spesso in braccio (non ho usato la carrozzina o il passeggino salvo rarissime eccezioni) rendendomi conto che lo faccio in un gesto che è quasi un contenimento, un tentativo di rallentare il tempo che passa, di tenerlo piccolo, il mio più piccolo.



Ho vissuto con grande naturalezza i suoi primi mesi, assecondando le sue inclinazioni senza inutili costrizioni.
Ha dormito nel lettone per tutto il tempo che ha voluto: senza l'ansia di "dargli il vizio" (che frase odiosa) ha superato questa fase ed ora si addormenta nel suo lettino quando non ha voglia di addormentarsi attaccato al seno.
Ha mangiato girando per la cucina o seduto in braccio a me, schifando seggiolone e seggiolini, mentre ora sale da solo sulla sua sedia quando è pronto il pranzo, sta seduto al suo posto per godersi il pasto insieme agli altri quattro componenti.
Se avessi scelto di volerlo mettere a dormire da sempre nel suo lettino o a mangiare seduto al suo posto mi sarei fatta venire un gran nervoso, avrei sprecato energie con l'unico risultato quello di creare un'atmosfera ostile e tesa. Gli avrei procurato un gran senso di frustrazione (ma perchè la mamma non mi vuole?)....inutilmente.
Siamo arrivati allo stesso risultato (che poi è quello naturale; dubito che a 10 o 12 anni un bambino voglia ancora dormire insieme ai genitori nel lettone) prendendo la strada dettata dal cuore, senza curve nè salite.

In realtà non sono stata rigida nemmeno con i primi due.
Però ricordo che ero un po' preoccupata circa l'abitudine del primo figlio di andare a letto tardissimo e di svegliarsi in tarda mattinata. Da due anni questo bimbo è il primo a svegliarsi, ancora prima delle sette, per andare a scuola, e lo fa senza grandi fatiche.
Con il secondo ero un po' infastidita dal fatto che volesse continuare ad essere allattato anche oltre i due anni. Non avevo motivo di smettere e così ha continuato fino ai due anni e mezzo, ma se dicessi che ero serena direi una mezza bugia.

Chiaramente le dinamiche con tre figli sono diverse, per cui il terzo, povera stella, non ha mai potuto ad esempio permettersi di dormire fino a tarda ora, perchè c'era il fratello da portare all'asilo. D'altra parte viene allattato dove e quando gli piace, senza che la mamma abbia un grande punto di domanda stampato in faccia.
Ovviamente l'esempio dei fratelli maggiori, suoi guru indiscussi, gioca un ruolo importante: se non insisto io nel volere che si sieda a tavola o che vada nel suo letto, vede comunque sempre i "grandi" seduti al loro posto, e ogni sera li assiste mentre si lavano i denti e si mettono il pigiama; dopodichè si può pensare di andare a dormire anche noi... e se LORO fanno così... significa che è bene seguire il loro esempio... :-)
(Non voglio negare il rovescio della medaglia: se loro litigano dandosi un calcio o uno spintone, impara subito a farlo...)

Ho fatto questi due esempi ma ce ne sarebbero molti altri da fare...li ho usati per cercare di spiegare quest'attitudine (condivisibile o meno).

...forse è proprio vero: tre è il numero perfetto 



:-)

lunedì 3 giugno 2013

un regalo....apposta per te!

La mia vena creativa è in piena!

Ultimamente mi piace cucire....ma cosa fare con tre figli maschi?? Di certo non vestiti e gonne....
E invece sì!! Non per loro...ma per la moltitudine di bimbe che festeggiano ora il compleanno.

Penso che ricevere un regalo personalizzato, fatto a mano, sia un segno di grande amicizia e stima, perchè è un regalo pensato, studiato proprio per una persona specifica, tenendo conto dei suoi gusti e del suo stile.
Anche un regalo acquistato in negozio può avere queste caratteristiche, ma il regalo fatto a mano contiene oltre a quanto sopra, anche il dono del tempo, dello spazio (immaginate solo quanto tempo ci vuole per sistemare macchina da cucire, attrezzi, ferro da stiro, fili, ecc. se non si ha in casa un angolo dedicato), del lavoro delle mani, ha in sè quella sensazione di fare qualcosa di speciale, la soddisfazione di aver eseguito un buon lavoro (o di aver comunque dato il meglio che si potesse). Personalmente consegno questi regali cercando negli occhi del destinatario queste stesse sensazioni....

L'ispirazione di molti regali che ho fatto in questo periodo me la dà il bellissimo blog di Ilaria, Lasciarpachecanta. Nella maggior parte dei casi ho utilizzato stoffe di recupero; ho chiesto anche ad amici ed  al gruppo google di prestito/regalo di regalarmi lenzuola e copripiumini che non usano più.

Questa gonna è stata fatta seguendo il tutorial de lasciarpachecanta (non so se era più contenta la bimba che l'ha ricevuta o io a vederla così felice!!! Direi....io!):


Da qui mi sono ispirata per fare quest'altra gonna, personalizzata con l'iniziale del nome (ne ho fatte due identiche per due bambine molto amiche che festeggiavano insieme il compleanno, ed il caso vuole che avessero anche la stessa iniziale!)


Sempre nello stesso sito ho trovato ispirazione per creare un cartamodello per questo vestito:

versione "casette"


 e versione verde (in questo caso ho ricevuto un copripiumone col quale ho creato il vestito che ho regalato alla figlia del proprietario del copripiumone stesso! Le facce dei genitori quando l'hanno visto erano da fotografare....)



Poi c'è sempre il mio cavallo di battaglia....la borsa in stoffa! In questo caso non ho ancora mai usato stoffe di riciclo, ma ho sempre acquistato pezzi nuovi cercando fantasie che richiamassero i gusti del destinatario. Questa è l'ultima nata per una mia carissima amica che ha festeggiato gli "anta"


In ultimo metto il pezzo più piccolo, l'astuccio....che serve a contenere un regalo comprato, oppure a completare la borsa, utilizzando la stessa stoffa):




Per ora i compleanni in vista sono finiti....ma mi terrò occupata con un berrettino di cui ho già stampato il tutorial.... :-)
Insomma non ho intenzione di smettere presto!

martedì 28 maggio 2013

....di nuovo festa!

Ad una settimana di distanza dalla festa di Cicci, eccoci di nuovo in pista, pronti per la festa di compleanno dei sette anni di Robi! Tema...nemmeno a dirlo....CALCIO!

La facciamo sempre ai giardinetti, per poter invitare tutta la classe; questa volta non dobbiamo trasportare il tavolo per il buffet perchè....l'abbiamo lasciato direttamente ai giardini, "nascosto" tra due panchine.

Il tempo ci ha giocato un bello scherzetto perchè dopo una mattinata di sole, nel momento in cui siamo usciti di casa pieni di sacchetti e con la torta in mano, ha cominciato a piovere!! Per fortuna solo poche gocce, per cui non ci siamo lasciati intimorire: dopotutto il cibo era al sicuro nei contenitori ed il resto è stato riparato dagli alberi; è bastato restarci sotto per un quarto d'ora e poi per fortuna ha smesso.

Una volta allestito il buffet abbiamo aspettato che arrivassero gli ospiti


 Le varie pietanze erano corredate di bandierina (fatte con un semplice stecchino da spiedino e cartoncino leggero ritagliato a zig zag) sulla quale il festeggiato aveva scritto le indicazioni a tema: "muffins dell'attaccante", "panini del portiere" e così via.

Alla ringhiera abbiamo attaccato un grande pannello verde in cartone, sul quale avevamo tracciato le linee bianche del campo da calcio. Abbiamo chiesto a tutti gli amici di lasciarci una dedica, così ora abbiamo un ricordo tangibile della festa.

Anche stavolta avevo organizzato dei giochi da fare (come ad esempio preparare aerei di carta e poi fare a gara a chi lo fa volare più lontano, poi indovinelli, corsa ad ostacoli....), ma a sorpresa è venuto alla festa il "Mister", l'allenatore di calcio di Robi, un ragazzo molto bravo e simpatico che ha fatto giocare a calcio i bimbi in modo eccezionale! Non volevano interrompersi nemmeno per la torta....per cui è intervenuto dicendo che con la torta sarebbero diventati dei calciatori più forti!

Torta (pasta matta farcita di crema pasticcera e fragole) che naturalmente era a tema calcio:





Insomma il tempo è volato, i bimbi si sono divertiti tanto giocando a calcio, i genitori hanno chiacchierato in tranquillità (il giardino è piuttosto piccolo e fuori dal rumore della strada), e i più piccoli (leggi Titto) si sono svagati con i giochi, senza disdegnare il cibo ovviamente :-)

Quando è arrivato il momento di salutare gli amici, li abbiamo trattenuti ancora qualche minuto con la scelta del gadget: un segnalibro (quest'anno sono in prima elementare!) a forma di calciatore (ma và?!?) disegnato e ritagliato da me ma colorato da Robi copiando le magliette dall'album dei calciatori (se guardate bene trovate anche Balotelli).


Sono soddisfatta di questa festa e felice di vedere i sorrisi sui volti dei bimbi....ma non nascondo che sono un po' provata! Ora basta, per qualche mese voglio sentir parlare di feste di compleanno solo come invitata!!!

domenica 5 maggio 2013

Finalmente.......FESTA!

Per fare una festa di compleanno ai giardinetti occorre innanzitutto.... il bel tempo!

Dopo un mese quasi esatto dal compleanno, siamo riusciti ad organizzare la festa di compleanno per i cinque anni di Cicci. Il che significa che è da più di un mese che c'è brutto tempo.....

La formula "giardinetti" è già ben collaudata ed io la amo particolarmente, perchè possiamo invitare tutti i compagni d'asilo senza preoccuparci di avere conferme o disdette (che spesso non arrivano, ahimè), perchè i bimbi sono liberi di giocare e sfogarsi e perchè i genitori possono fermarsi e godere anche loro del clima di festa.

Quest'anno Cicci ha scelto come tema gli "angry birds", il gioco del tablet di papà che gli piace molto.
Ecco che questi uccellini arrabbiati hanno fatto la loro comparsa sugli inviti, disegnati e scritti a mano, come facevano gli antichi (succede... quando la stampante ha finito l'inchiostro!)


Ho copiato alcuni angry birds dall'album delle figurine (con sommo stupore dei miei figli e mio inorgoglimento) e da un foglio A4 ho creato quattro inviti; ho fatto le fotocopie, le ho tagliate e poi ho attaccato un invito ad ogni appendiabiti dell'asilo.

Il buffet della festa era totalmente fatto in casa, ad eccezione delle patatine. Ho preparato varie pietanze nei giorni precedenti la festa, e le ho congelate: salatini al wurstel, brioches al prosciutto e formaggio, panini al latte, muffin alla mela, muffin al cioccolato, biscotti di pastafrolla, torta di pane, bignè e torta di pasta matta.
La sera prima ho farcito la torta con un doppio strato di crema pasticcera e fragole, e l'ho decorata con la pasta di zucchero (becco, coda e pennacchio sono stati montati ai giardinetti):



Il giorno della festa, mentre Cicci era all'asilo, ho scongelato all'aria il cibo del buffet e ho preparato le ultime cose: ho farcito i panini al latte con del salame e ho riempito i bignè con la crema al cioccolato. Il tutto con un guastatore di nome Titto che voleva assaggiare tutto...anche le cose congelate... e alla fine mentre riempivo bignè faceva degli esperimenti culinari circa l'abbinamento mela-salame (dopo aver spiaccicato la fetta di salame sul tavolo ha deciso di usarla per avvolgerci la mela) e taralluccio-crema al cioccolato (ha fatto scarpetta col taralluccio pucciato nella crema); vedete il piattino giallo con gli esperimenti... (no, manca il salame che ha mangiato quasi subito) :-)


Ogni cosa ha poi trovato il suo posto in un contenitore adatto al trasporto (e anche questa volta ho pensato che la Tupperware è proprio una grande marca).


Abbiamo caricato la R5 di bimbi, di cibo e di bevande.... ma c'è stato l'imprevisto! La torta era troppo alta per entrare nel portatorta... per cui Cicci ha avuto il difficile compito di tenerla in mano senza rovesciarla per tutti i due chilometri che ci separano dai giardinetti, ma ha superato brillantemente la prova (anche se era visibilmente teso)!
Il papà ci ha aiutati trasportando i due tavoli: quello in legno l'ha portato la sera prima, in macchina e l'ha lasciato ai giardinetti infilato sotto ad una panchina; quello di plastica invece l'ha trasportato in scooter il giorno stesso.
(e quando mi dicono "eeeh... se facessi il terzo figlio dovrei cambiare macchina e prenderne una più grande..." mi fanno sorridere, ecco.)

La festa è riuscita benissimo, principalmente perchè c'erano moltissimi compagni di asilo di Cicci, ed in particolare i suoi quattro amici del cuore. Questa è la cosa alla quale lui teneva di più, ed è bello che un bimbo si emozioni più per la partecipazione alla sua festa da parte dei suoi compagni che non per i molti regali...


Io avevo anche organizzato alcuni giochi da fare con i bimbi, ma non ho avuto grande successo...anzi non ne ho avuto proprio.... Sono riuscita ad attirare l'attenzione di alcuni bimbi con il gioco di attaccare la coda all'asino (che nel nostro caso era un elefante, ma solo perchè lo disegno meglio).
Ho tentato di fare una gara di salto in lungo, usando dei gessetti per segnare i risultati, e qui ci siamo arenati.... la maggior parte dei bambini era distratta da scivoli, altalene, giochi di ruolo e giochi con la palla (assolutamente autogestiti).
Alcuni bambini iniziavano a dare segni di stanchezza, per cui abbiamo lasciato perdere i giochi e abbiamo soffiato le candeline!


I bimbi hanno carburato e hanno così continuato a giocare allegramente....tanto che ad un certo punto abbiamo deciso di iniziare a sgomberare anche se c'era ancora parecchia gente, ma si stava facendo tardi!

Il clima era bello, e molti aspettavano la fine della festa per tornare a casa.... e per salutare e ringraziare tutti, abbiamo preparato come gadget un sacchettino di caramelle gommose corredato da biglietto disegnato dal festeggiato, attaccato con una molletta di legno.



....e ora siamo di nuovo in pista per prepararci ad un'altra festa di compleanno! A presto!