sabato 20 ottobre 2012

Raccolta delle olive

Per una cittadina come me poter partecipare alla raccolta delle olive non può che essere una festa...


L'olio al supermercato si trova tutto l'anno... ma quello "casalingo" no! L'olio prodotto dalle olive portate al frantoio, quello che ha un sapore molto più forte rispetto a quello industriale, nasce in questa stagione. Occorrerebbe riscordarselo quando si acquista l'olio da frantoio: ad agosto-settembre quello che si trova ancora in commercio è un olio che ha quasi un anno...

Questo fine settimana ci siamo offerti come aiutanti nella raccolta delle olive presso un amico di Cicci. L'idea che i bambini passassero un pomeriggio all'aria aperta immersi nella natura, con un panorama mozzafiato, ed imparando anche qualcosa di nuovo, mi entusiasmava.
Le olive possono essere raccolte in diversi modi: c'è chi le lascia cadere nelle reti, appositamente tese sotto agli alberi, e le raccoglie di giorno in giorno; c'è chi fa il puntiglioso e le raccoglie a mano direttamente dall'albero, chi ha meno tempo e le scuote con un rastrello, e chi, come i nostri amici, che le raccoglie con un quadruplice vantaggio.

I nostri amici tagliano i rami degli olivi, di modo da potarli (primo scopo). Questi rami deposti per terra vengono presi uno ad uno e passati attraverso i rastrelli (quelli di plastica, da spiaggia, dei bambini), di modo che le olive siano strappate e gettate verso la rete appoggiata a terra (raccolta delle olive, secondo scopo).
I rami svuotati dalle olive vengono dati ai due asinelli che pascolano per il giardino (terzo scopo) e che hanno il compito di tenere basse le erbacce.
Ciò che resta dal pasto degli asini viene usato come legna da ardere nella stufa, in inverno (quarto scopo).



I bambini si sono divertiti ad usare i rastrelli, ma ovviamente non hanno avuto la costanza di farlo per più di mezz'oretta. Anche il più piccolo ha avuto le sue soddisfazioni, seduto in braccio alla mamma e staccando le olive con le mani, per poi gettarle lontano.


I bimbi si sono poi allontanati per costruirsi una capanna fatta di rami (di olivo!) e coperte, ed il loro gioco di squadra ha permesso agli adulti di continuare la raccolta indisturbati (o quasi...), ed è stato bello restare così immersi nella natura, facendo un lavoro utile ma allo stesso tempo rilassandoci con chiacchiere, thè e biscotti...

Lunedì porteranno il frutto di quattro giornate di raccolta al frantoio: sono davvero curiosa di sapere quanti litri d'olio ne usciranno!



venerdì 12 ottobre 2012

Lanterne di San Martino

11.11

L'undici novembre è la festa di San Martino: nella mia testa frullano parole come "estate di San Martino", "biscotti di San Martino", "lanterne di San Martino", si insinua la canzoncina "Fra' Martino" (anche se in effetti potrei provare a proporre ai bimbi la poesia del Carducci...se l'ha cantata Fiorello....), e mi balena la figura di un soldato che taglia in due un mantello.



Per narrare tutte le leggende che hanno come fulcro San Martino occorrerebbero pagine e pagine. Io vorrei soffermarmi sulle lanterne di San Martino, dal momento che quest'anno le preparerò con i bambini.

Ecco, in sintesi, quello che potrebbe essere successo:
Martino, che era un soldato, si trovava in Francia con altri soldati e si recava verso Amien, quando trovò una tempesta di pioggia, vento e ghiaccio. Alle porte della città il suo cavallo si fermò e lui vide un mendicante che non aveva nemmeno i vestiti per coprirsi. Non avendo molto da offrirgli, tagliò il suo mantello in due e ne diede metà al pover'uomo. Nella notte, gli apparve Gesù che per ringraziarlo del suo gesto pieno di amore, fece arrivare il caldo: l'estate di San Martino.
Da qui inizia la strada di Martino verso la Santità: dapprima il battesimo, poi divenne monaco, ed infine la città di Tour lo volle vescovo. Ma Martino era troppo modesto per accettare e si nascose tra le oche. Il popolo lo cercò nella notte, con le lanterne, e le oche spaventate cominciarono a starnazzare, tradendo il suo nascondiglio.

E' quindi così che inizia la tradizione molto sentita nei paesi del Nord Europa, che vede sfilare i bambini nel pomeriggio dell'undici novembre con la propria lanterna, addobbata con le proprie mani. O forse è l'inizio del periodo più buio dell'anno che vuole essere rischiarato da questa processione; alcuni addirittura accenderanno la lanterna ogni sera fino a Natale. Ancora più bello è immaginare che il lumino presente nella lanterna sia un fuoco che possa accendere in ognuno di noi dei buoni sentimenti, come è accaduto a San Martino.

Non credo che riuscirò ad organizzare una sfilata di lanterne nel nostro paesino (che nemmeno a farlo apposta si chiama proprio San Martino...) ma mi piacerebbe che qualcuno, come noi, accendesse la lanterna come centrotavola. E chissà...magari l'anno prossimo....

Ecco quindi che armati di vasetti di vetro (quelli della marmellata), nastri, carta velina, e stoffa, liberiamo la nostra fantasia per decorare le nostre lanterne.


I risultati....non posso svelarli ora: ci sarà una sorpresa!
Alla prossima puntata!!

lunedì 1 ottobre 2012

Preparativi creativi...


A dire il vero, non ho ancora lavato e riposto i teli mare... ma sto già pensando ai lavoretti da fare quest'inverno!

Ed ecco che nel refugium peccatorum ho iniziato a raccogliere il materiale che mi servirà per i miei prossimi progetti: le lanterne di San Martino e il calendario dell'avvento.

 Un po' di materiale è già in casa per acquisti precedenti (nastri, carta.... e mai ci fu acquisto più vantaggioso di quel sacco da 100 lumini dell'ikea....!!!), un po' di è già stato ordinato alla Opitec,... altro invece sarà sottratto al suo destino -la pattumiera- e vivrà nuova vita, come ad esempio i vasetti della marmellata che diventeranno lanterne, mentre i rotoli di carta (igienica o scottex) e le bottiglie di plastica saranno le caselle dei calendari.

Per le lanterne ho ancora molte idee confuse, mentre per i calendari mi sono ispirata a questa splendida raccolta di link per calendari dell'avvento fatti in casa.

Ne vorrei fare due, per i bimbi più grandi, in particolare il calendario con le bottiglie di plastica e quello con i rotoli di carta, per cui oltre al materiale devo anche raccogliere le idee per i regali da mettere nelle caselline...

A lavori avanzati posterò i risultati!