venerdì 12 ottobre 2012

Lanterne di San Martino

11.11

L'undici novembre è la festa di San Martino: nella mia testa frullano parole come "estate di San Martino", "biscotti di San Martino", "lanterne di San Martino", si insinua la canzoncina "Fra' Martino" (anche se in effetti potrei provare a proporre ai bimbi la poesia del Carducci...se l'ha cantata Fiorello....), e mi balena la figura di un soldato che taglia in due un mantello.



Per narrare tutte le leggende che hanno come fulcro San Martino occorrerebbero pagine e pagine. Io vorrei soffermarmi sulle lanterne di San Martino, dal momento che quest'anno le preparerò con i bambini.

Ecco, in sintesi, quello che potrebbe essere successo:
Martino, che era un soldato, si trovava in Francia con altri soldati e si recava verso Amien, quando trovò una tempesta di pioggia, vento e ghiaccio. Alle porte della città il suo cavallo si fermò e lui vide un mendicante che non aveva nemmeno i vestiti per coprirsi. Non avendo molto da offrirgli, tagliò il suo mantello in due e ne diede metà al pover'uomo. Nella notte, gli apparve Gesù che per ringraziarlo del suo gesto pieno di amore, fece arrivare il caldo: l'estate di San Martino.
Da qui inizia la strada di Martino verso la Santità: dapprima il battesimo, poi divenne monaco, ed infine la città di Tour lo volle vescovo. Ma Martino era troppo modesto per accettare e si nascose tra le oche. Il popolo lo cercò nella notte, con le lanterne, e le oche spaventate cominciarono a starnazzare, tradendo il suo nascondiglio.

E' quindi così che inizia la tradizione molto sentita nei paesi del Nord Europa, che vede sfilare i bambini nel pomeriggio dell'undici novembre con la propria lanterna, addobbata con le proprie mani. O forse è l'inizio del periodo più buio dell'anno che vuole essere rischiarato da questa processione; alcuni addirittura accenderanno la lanterna ogni sera fino a Natale. Ancora più bello è immaginare che il lumino presente nella lanterna sia un fuoco che possa accendere in ognuno di noi dei buoni sentimenti, come è accaduto a San Martino.

Non credo che riuscirò ad organizzare una sfilata di lanterne nel nostro paesino (che nemmeno a farlo apposta si chiama proprio San Martino...) ma mi piacerebbe che qualcuno, come noi, accendesse la lanterna come centrotavola. E chissà...magari l'anno prossimo....

Ecco quindi che armati di vasetti di vetro (quelli della marmellata), nastri, carta velina, e stoffa, liberiamo la nostra fantasia per decorare le nostre lanterne.


I risultati....non posso svelarli ora: ci sarà una sorpresa!
Alla prossima puntata!!

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